ITMA 2023: la tecnologia Epson incontra la sostenibilità
Epson compensa l'impatto della partecipazione a ITMA 2023
Per Epson, che da sempre punta sulla stampa digitale come tecnologia che offre reali vantaggi in termini di impatto ambientale, la partecipazione a ITMA 2023 è stata l’occasione anche per rinnovare il proprio personale impegno nell’ambito della sostenibilità. Attraverso la partnership con Rete Clima sono stati analizzati gli impatti climatici delle attività di Epson in occasione di ITMA 2023 (quali: mobilità dei partecipanti, trasporto dei materiali, consumi energetici della location, materiali utilizzati per gli allestimenti, ristorazione e pernottamenti, rifiuti) allo scopo di quantificarne l’impronta di carbonio e di compensarla fino alla neutralità climatica della nostra partecipazione.
La compensazione dell'evento
La compensazione è avvenuta a seguito dell’evento grazie all’annullamento di un numero di crediti di carbonio pari al valore dell’impronta di carbonio dell’evento stesso (espressa in termini di tCO2).
Le emissioni dell’evento, stimate in circa 130 tonnellate di CO2, sono state gestite attivamente attraverso il sostegno a un progetto di energia solare certificato secondo standard VCS-Verra
The Solar Photovoltaic Power project
The carbon offset Solar Photovoltaic Power Project at Jalgaon, Maharashtra (India), which is supported by Epson, aims to reduce dependence on fossil fuels by helping to avoid significant amounts of emissions of air pollutants with public health impacts such as SOx, NOx and suspended particulate matter (SPM).
Il nostro stand: materiali e tecnologie sostenibili
L’attenzione alla sostenibilità è stato il fil rouge che ha caratterizzato le scelte di Epson, sia per il progetto espositivo che per le attività proposte durante ITMA. Il suo impegno si traduce nella scelta di pratiche che garantiscano un minore spreco di materiali nonché di energia elettrica e acqua, e che prediligano il riciclo e il riutilizzo dei componenti.
Per questo in fase di scelta dei suoi fornitori, Epson ha deciso di affidarsi a realtà locali che possedessero certificazioni ecologiche. Innanzitutto a partire dalla società Xcompany, che si si è occupata del coordinamento di tutta l'attività, dal progetto alla fase esecutiva passando per la selezione delle forniture. Le pareti dello stand sono state pitturate con colori Airlite, una tecnologia che purifica l’aria grazie al principio dei semiconduttori, e che detiene dieci certificazioni tra cui “Green Seal” e “ Friendly Materials”. I semilavorati in legno non a vista sono stati forniti da Bonzano, azienda che crede nell’economia circolare e nella rivalorizzazione degli scarti industriali, titolare di diverse certificazioni sulla presenza di formaldeide (E1, CARB2 e ZERO). La pavimentazione dello stand è stata fornita da Egger, azienda che fa della sotenibilità un marchio di fabbrica, garantendo la provenienza del legno da foreste gestite in modo legale, e che gli ha valso il riconoscimento del prime status nel ISS ESG Corporate Rating, e la medaglia d’argento dell’Eco Vadis. Anche gli arredi, quali la moquette, sono stati scelti secondo gli stessi criteri, ed affidati quindi all’azienda Montecolino, che si impegna nel ridurre il suo impatto sul territorio tramite analisi accurate dell’efficenza energetica, e all’installazione di un impianto fotovoltaico. Per finire, l’allestimento è stato affidato ad Arianese, una realtà che rispetta i criteri di autonomia energetica, corretta gestione dei rifiuti e selezione di materie prime e semilavorati sostenibile.